Descrizione
In Cronache di un viaggio nell'ignoto, le bizzarrie della vita lo conducono su un sentiero dove, a causa di una condizione di stress, attacchi di panico e claustrofobia, inizia a vivere un'esperienza iniziatica che non avrebbe scelto di sua spontanea volontà. Non sa di vivere in un "cimitero", quello degli schiavi sepolti vivi vicino al porto di Baltimora, luogo in cui arrivavano i galeoni per essere venduti alle aste pubbliche. Poiché il personaggio, con suo grande rammarico, non sa di avere percezione e intuizione, capta queste vibrazioni di sofferenza che finiscono per farlo ammalare, ma grazie all'incontro con Panchita al Club Argentino, una veggente cubana che gli dà il primo indizio di ciò che gli sta accadendo, e poi, non a caso, incontra Jerónimo, un uomo di "conoscenza", un anziano Cherokee, che lo porterà per mano nel mondo sciamanico e gli mostrerà l'altra faccia della realtà. Il protagonista, incredulo di questi mondi sottili, a causa del suo disagio, riceverà e accetterà ciò che Jerónimo gli mostra: l'esistenza di una realtà parallela in cui deve immergersi per essere volontariamente intrappolato e finire per diventare ciò che ha negato dal suo materialismo concettuale. Non è l'approccio di Carlos Castaneda, anche se il linguaggio e i concetti sono simili all'interno della cosmologia dei popoli nativi, ma porterà il lettore a un'altra visione del mondo quotidiano. A quella del cittadino comune, dove non è necessario vivere nel deserto per raccogliere esperienze sorprendenti: riafferma la teoria dei grandi pensatori del secolo scorso. Vale a dire che l'essere umano è un essere magico e la Terra è un Pianeta Scuola, dove possono accadere cose soprannaturali: Il mondo degli sciamani urbani.
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